lunedì 28 aprile 2014

Carovana antimafie 2014, in viaggio per i diritti umani e la giustizia sociale

Il ventennale della Carovana
La schiavitù nel terzo millennio: è dedicato alla tratta degli esseri umani il viaggio di Carovana Internazionale Antimafie, che partirà lunedì 7 aprile da Roma per concludersi in Sicilia il 15 giugno, toccando tutte le regioni d’Italia e poi la Francia, la Romania, Malta e la Serbia.
Organizzata da Arci, Libera, Avviso Pubblico con Cgil, Cisl e Uil e con Ligue de l’Enseignement (l’organizzazione francese che si batte per una scuola pubblica e laica), Carovana antimafie festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni di vita. Da venti stagioni, Carovana sviluppa i temi della legalità democratica, della giustizia sociale, della partecipazione, dei diritti, dell’eguaglianza sociale, della solidarietà. Lo fa rivolgendosi ai territori, attraverso incontri e iniziative in ognuna delle tappe di cui si compone il suo percorso.

Ogni tappa è l’occasione per sviluppare nuovi punti di vista, saldare le esigenze nazionali con le istanze dei territori, fare luce su aspetti inediti o poco conosciuti dei temi affrontati. Così, se l’anno scorso i riflettori di Carovana antimafie erano puntati sui costi economici dell’illegalità (“Se sai contare inizia a camminare” era il titolo del viaggio 2013), quest’anno si affronterà la tratta di esseri umani, ormai un “core business” della criminalità organizzata, che trova ampie fonti di guadagno nello sfruttamento dei migranti.
In questo percorso la Carovana Antimafie incontra il progetto internazionale Cartt (Campaign for Awareness Raising and Training to fight Trafficking), declinando il tema della tratta nei diversi aspetti di sfruttamento del lavoro: in Francia nel campo dell’edilizia, in Romania in quello minorile, a Malta nel settore turistico. In Italia, infine, il tema sarà lo sfruttamento del lavoro domestico, di cui sono vittime soprattutto le badanti straniere, in mano a organizzazioni che operano nell’Europa dell’est.
Affrontare il tema della tratta con la metodologia di Carovana antimafie significa mettere a fuoco il modo il cui le organizzazioni criminali si impadroniscono di ampie porzioni del mercato del lavoro e mettere in evidenza le lacerazioni causate dalla crisi economica nel tessuto sociale. Ma anche gettare un ponte fra la conoscenza del fenomeno e la possibilità di contrasto del medesimo. E, infine, tentare di restituire libertà, dignità e possibilità di scegliere la propria vita a chi è finito nelle mani dei trafficanti di esseri umani.

La rete di partenariato di Carovana antimafie: Arci, Libera, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl, Uil, Ligue de l’Enseignement.

La rete di partenariato del progetto europeo Cartt: Arci, Libera, Ligue de l’Enseignement (Francia), Parada (Romania), Inizjmed (Malta).